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LA KICKBOXING A CATANZARO: L'INIZIO

Il 29 gennaio del 1985, presso il palazzetto dello sport di Catanzaro, si svolse la prima manifestazione di Kickboxing nella città capoluog...

domenica 29 aprile 2007

IL JKD: L'OPERA COMPIUTA

Il "Jeet Kune Do", la Via dell'Intercettazione del Pugno, è lo stile da combattimento di Bruce Lee.

Gli intenditori, i veri fans di Bruce e del Jeet Kune Do probabilmente mi staranno già criticando perché ho scritto stile e no "non stile". Ma seguitemi per favore....

Cos'é e cosa era il Jeet Kune Do? In cosa consisteva la sua tecnica, la sua filosofia? Morto il suo fondatore cosa ne è stato del Jeet Kune Do?

Ebbene cosa era il JKD lo dice lo stesso Bruce Lee durante il secondo episodio del telefim americano "Longstreet". Il titolo dell'episodio era, guarda caso, "The Way of the Intercepting Fist" ( vedi la foto che segue* )!.

Bruce, nei panni di Li Tsung, viene chiamato ad insegnare difesa personale al detective non vedente Michael Longstreet, interpretato dall'attore James Franciscus. Dopo aver accettato di insegnare Li, nel corso delle lezioni, illustra il suo metodo da combattimento che chiama Jeet Kune Do.

Nel telefilm Bruce spiega che il JKD è la Via dell'Intercettazione del pugno o del calcio.
Le capacità certamente individuali ed eccezionali di Bruce erano la velocità e la capacità di intercettare, anticipare l'attacco dell'avversario. Nel mentre l'azione dell'avversario cercava di andare a segno Bruce riusciva a colpire l'altro. L'anticipo era alla base del JKD.
Tra i tanti a confermare, nella realtà, la velocità, la capacità di intercettare di Bruce è Jesse Glover uno dei suoi primi allievi americani.

Se poi questa capacità può essere anche di altri è un altro discorso.
Ma il fondatore stesso del JKD ha scritto e detto che il JKD era un'arte in continua evoluzione. Cosa avesse fatto Lee se fosse vissuto? Avrebbe preferito la carriera di attore a quella di artista marziale? Avrebbe abbracciato la causa della Kickboxing?

Personalmente credo che avrebbe certamente gradito le Mixed Martial Arts. Il JKD era/è anche la ricerca dell'efficacia nel combattimento totale. Nella "Lost Interview" Bruce spiega che le Arti Marziali colpiscono con tutte le parti del corpo. Bruce aveva anche studiato le tecniche di lotta con il mitico Gene LeBell, che tra l'altro appare nel telefilm in questione.

La tecnica di Bruce nei primi anni americani era quella da lui scritta nel suo primo e unico libro, "Chinese Gung Fu: The Philosophical Art of Self Defense", vedi la prima foto.
Negli anni seguenti poi il suo allievo/amico Dan Inosanto inizia ad insegnargli delle tecniche, i bastoni dell'Escrima ad esempio, delle Arti Marziali filippine. Avrebbe seguito, se fosse vissuto, Lee l'amico Inosanto?

Per Bruce il JKD era togliere ogni giorno piuttosto che aggiungere, questo è certo. Come è sicuro che il JKD era una ricerca personale. Il JKD di Bruce lasciava libertà d'espressione personale nel combattimento. Per Lee il JKD era solo un nome.

Il JKD è un paradosso, perché ha i suoi principi e quindi è un'opera compiuta ma nello stesso tempo è anche disposto a mutare. Il JKD è, quindi, lo stile-non stile di Bruce Lee.

* la foto è tratta dal sito:http://www.bruceleedivinewind.com

giovedì 26 aprile 2007

MUAY THAI: LE TECNICHE DI GAMBA



La MUAY THAI è veramente un'Arte Marziale temibile perché unisce alla sua particolare tecnica un duro e mirato allenamento.

Non c'é esecuzione tecnica nella Muay Thai che non sia eseguita ed allenata per creare un grave danno all'avversario. Tra le tecniche della Muay Thai oltre alle micidiali ginocchiate o gomitate vanno segnalate ( ecco il perché di questo breve post ) le tecniche di gamba che sono eseguite in modo totalmente diverso rispetto a tutte le altre arti marziali e sport da combattimento ma sono altrettanto efficaci se non di più.

Come si eseguono le tecniche di gamba della Muay Thai non è certo compito di un Blog ma di un qualificato Maestro.

I loro nomi sono:

- TIIP o calcio frontale
- TAE LAA o calcio circolare alle gambe

- TAE LAM TUA o calcio circolare al corpo

- TAE KAEN KO o calcio circolare alla testa

Come si allenano le tecniche di gambe della Muay Thai ?

Si allenano agli "attrezzi" (usando i noti colpitori pao soprattutto ed al sacco) cercando di affondare i colpi il più possibile ovvero caricando su di essi tutta la massa corporea senza svilire naturalmente la tecnica stessa.

In una possibile scheda di allenamento si possono prima eseguire le tecniche di gambe a vuoto (shadow kicking), poi al sacco pesante, ai pao con il Maestro ed infine in un combattimento con protezioni.


martedì 24 aprile 2007

"COLLABORATORI" CERCASI....









"Collaboratori" cercasi....In che senso? Questo Blog è in cerca di amanti e cultori delle Arti Marziali o della Kickboxing e quindi di tutti gli sport da combattimento.
Collaborare significa rendere questo Blog più interessante e più interattivo. E in che modo potete farlo?
Potete postare, cioé scrivere dei brevi post oppure scrivere dei veri e propri articoli.
I contenuti. Quali potrebbero essere i contenuti? Osservazioni, esperienze personali, oppure dei veri e propri approfondimenti sulle Arti Marziali e gli sport da combattimento.
Non sono graditi post offensivi di questo o di quello il che non nega esprimere la propria opinione!!
Potete firmare i vostri post con un nickname o quello vero. E' gradito all'autore del Blog ( e solo a lui se volete ) far conoscere il vero nome e cognome ma non è obbligatorio...
Potete postare delle belle foto con una breve descrizione.
La vostra collaborazione è da intendersi gratuita. Magari, magari avessi un sito che mi possa permettere di pagarvi....
I post devono essere ben scritti...e quelli che non rispondono alle caratteristiche sopra menzionate non saranno pubblicati.
Contatti. Potete inviare i vostri post o solo contattarmi presso questo indirizzo e-mail:
Ringrazio anticipatamente coloro che vorranno cogliere il mio invito.
Saluti, Romano




































































































































































































domenica 22 aprile 2007

LA SCHEDA DI ANDY SOUWER


Andy Souwer è nato in Olanda il 9 novembre 1982.
Specializzato nella Shoot Boxe e nella Kickboxing ha iniziato quest'ultimo sport da combattimento alla solo età di 7 anni.
La sua palestra dove ha tirato i primi calci era il Ling Ho Gym in Amsterdarm.
Il suo primo combattimento l'ha effettuato a 8 anni! A sedici anni, nel 1998, ha vinto il suo primo titolo mondiale e a diciotto era già in possesso di tre titoli differenti.
LA SUA SCHEDA:
- altezza: 1.74 cm
- peso: 70 kg.
- nazionalità: Olanda
- nato: 9/11/82
- stile: Shoot Boxing
- team: Shooto Boxing Holland
TITOLI:
- Shooto Boxing World Super Werterweight Champion
- K-1 World Max 2005 Champion
- S-cup 2002 & 2004 Champion

venerdì 20 aprile 2007

VIDEO: ROYCE GRACIE contro AKEBONO

In questo post trovi il video con il match tra Royce Gracie e Akebono.

Clicca sul link e buona visione

http://it.video.yahoo.com/video/play?vid=1082001242&fr=yvmtf

martedì 17 aprile 2007

NON SIAMO SAMURAI

Noi non siamo Samurai. Ma cosa credete che non abbiamo il nostro codice d'onore? Ce l'abbiamo, eccome. Noi non tradiamo gli amici, non vendiamo i nostri valori per qualche euro, cerchiamo di non essere maldicenti, pettegoli. Cerchiamo di fortificare il nostro corpo tramite le Arti Marziali o gli sport da combattimento. Ma sappiamo che siamo esseri umani, quindi fallaci. Non crediamo nel super-uomo, ma riconosciamo le nostre debolezze e questa è la nostra forza. Cerchiamo allora di incamminarci nel cammino di un personale miglioramento, fin dove possiamo naturalmente. Ma almeno ci proviamo. Riconosciamo che abbiamo bisogno degli altri. Non siamo orgogliosi anche se camminiamo da soli. In questo siamo Samurai! Noi non siamo bulli, non abbiamo bisogno del branco per essere forti.
Riconosciamo ai Samurai di essere stati esperti nell'andare a cavallo, nel tiro con l'arco. Di essere stati i massimi maestri nell'uso della migliore arma bianca mai creata dall'uomo: la katana. Sappiamo che alcuni precetti Zen ( qui e ora ) li hanno portati a vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo e quindi a non temere la morte fino a disprezzarla. Sappiamo della loro pratica del seppuku. Ma sappiamo anche che questa era al servizio del padrone. I Samurai erano strumenti di altri e non se ne accorsero. Chi mai li pianse?
Noi non siamo Samurai, anche se navighiamo controcorrente. Ma ci amiamo così come siamo. Anche con le nostre debolezze che alcune volte teneramente accarezziamo.

CHANTAL MENARD NON COMBATTE. VINCE...


Chantal Menard, infortunatasi, non ha combattuto sabato 14 scorso durante Oktagon.
Contro la tedesca Daniela Graf è salita sul ring, al posto di Chantal dunque, Silvia Valicelli ( nella foto ), che ha vinto il match. Complimenti, Silvia!.

sabato 14 aprile 2007

KUNG FU O WUSHU? LA VERITA' E'...


C'era una volta il Kung Fu, potremmo dire. Adesso c'é il Kung Fu - Wu Shu ( e cosa significa questo? o è l'uno o è l'altro! ), il Wushu ( moderno o tradizionale, vero? ).
Quando scoppiò la kungfumania grazie a Bruce Lee e ai suoi films, tutti usavano il termine Kung Fu per indicare l'Arte Marziale cinese.
Anche i libri che provenivano da fuori Italia, e scritti da fior di Maestri, usavano questo termine. Al massimo quello alternativo era quello di Gong Fu ( usato anche da Bruce Lee ).
Tra l'altro in quegli anni gli stili di Kung Fu conosciuti erano: lo Shaolin, il Wing Chun ( http://www.iwta.com/, http://www.ebmas.net, http://www.wongvintsun.co.uk ), Tang Lang, Hung Gar ( http://www.hungkuen.com ), Choi Lay Fut ( http://www.tatwong.com/ ), Tai Chi Chuan, Pa qua, Hsing Chi e poi lo stile dell'Ubriaco, della Scimmia. Stop!
Erano famosi i monaci Shaolin, con le loro tecniche che si basavano sugli i 5 animali ( se non sbaglio..) il Drago, la Tigre, il Serpente, il Leopardo, la Gru.
Ricordo un film bellissimo, del quale purtroppo non ricordo il nome, che si ambientava nel monastero Shaolin con degli aspiranti adepti che una volta entrati, tramite duri allenamenti, ognuno di loro si specializzava nelle tecniche da combattimento ispirate agli animali sopra citati.
Bel film, con nessuna tecnica acrobatica, volante che si vedono oggigiorno con il nome di Wu Shu.
Niente da dire, per carità, sulla bellezza e tutto quello che volete sul WuShu! Credo solamente che ci sia un pò troppa confusione. Confusione dove sembra che alcuni Maestri preferiscano ai Giochi Olimpici la pratica antica, marziale.
Per confondere ancora di più le acque ecco l'insegnamento ( dovuto naturalmente ) di stili vietnamiti/cinesi conosciuti anche con il nome di Kung Fu Wu Shu. Come ben sapete le arti da combattimento del Vietnam hanno subito molto l'influenza di quelle cinesi.
In sostanza se qualcuno è appassionato delle Arti Marziali cinesi deve sondare bene il terreno
per trovare il Maestro, lo stile doc e la verità su di esse.

giovedì 12 aprile 2007

L'ALLENAMENTO DI BUAKAW POR.PRAMUK


Il noto atleta tailandese BUAKAW Por Pramuk* - apprezzato combattente del circuito della kickboxing K-1 - si allena presso il Por Pramuk Gym di Mr. Pramuk Rochannatan, promotor presso il Lumpinee Boxing Stadium.
"La palestra" si trova in mezzo alla natura ed è possibile frequentarla anche per gli occidentali.
Se volete informazioni ecco l'indirizzo e-mail: info@muaythaiporpramuk.com .
Gli allenamenti- naturalmente - si basano sull'arte da combattimento MUAY THAI e sono divisi per principianti, intermedi ed esperti.
Questo è il programma da allenamento che viene rispettato presso il Por Pramuk Gym:
MATTINA
5.30: PRERISCALDAMENTO
6.00: 8-10 KM DI CORSA
7.20: DRILLS
7.40: SHADOW BOX (4 minuti per 5 rounds )
8.10: BAG WORK ( 4' per 5 rounds )
8.30: PAO WORK ( 2 per 5 rounds )
9.00: CLINCHING / SPARRING
9.20: ESERCIZI ( chin ups, push ups, sit ups, push ups bar )
9.40: SHADOW BOX ( 2 per 3 rounds ), coll down stretch
POMERIGGIO
16.00: PRERISCALDAMENTO
16.10: 3-5 KM DI CORSA
16.30: SKIP
16.50: SHADOW BOX ( 4' per 5 rounds )
17.25: BAG WORK ( 4' per 5 rounds )
18.05: PAD WORK (4' per 5 rounds )
18.35: CLINCHING/SPARRING
19.05: DRILL ( come al mattino )
Questo training tutti i giorni tranne la domenica.....
Allenamento bello tosto, vero?
* la sua scheda è pubblicata con post del 13/03/07

mercoledì 11 aprile 2007

KARATE: IL BOGU KUMITE


Sapevo benissimo che il Karate così come lo conosciamo oggi deriva da quello praticato ad Okinawa ( vedi sopra l'immagine* di questa isola ) e che questi si differenzia da quello comunemente conosciuto in Occidente.

Non sapevo- invece - che sempre ad Okinawa veniva praticato una sorta di combattimento a contatto con l'uso di protezioni, il cui nome è Bogu kumite.
E' grazie a un libro, "Karate sconosciuto", edizioni mediterranee, di Enzo Montanari che apprendo questa notizia ( notizia almeno per me... ).
Enzo Montanari, nato a Milano il 1948, è stato tra i primi praticanti di Karate in Italia. Secondo per due volte ai campionati del mondo di questa disciplina e poi terzo a Los Angeles. Dopo aver lasciato l'agonismo, Montanari, si è incamminato in un percorso personale che lo ha portato a studiare il Kung Fu, lo stile cinese Iron Palm e quindi ad approfondire ulteriormente le sue conoscenze sulle Arti Marziali.
Fonte di questo articolo/post è il libro sopra citato.
Le protezioni ( Bogu ) sono una maschera con grata in acciaio ( Men ), un corpetto protettivo ( Do ) e dei guanti ( Kote ). Le regole principali del Bogu Kumite sono queste: l'incontro dura tre minuti, viene interrotto quando si verifica un fuori combattimento ( esiste il KO quindi.. ) oppure se uno dei due combattenti ha totalizzato tre punti. Finito l'incontro vince chi ha totalizzato più punti.
E' da sottolineare che il punto non viene assegnato dall'arbitro se la tecnica non è affondata bene!
Esiste una differenza sostanziale quindi tra il Karate praticato in Occidente e quello praticato ad Okinawa. Questo pone dei seri dubbi anche sulla differenza tecnica tra le due versioni, la prima che potremo chiamare Karate moderno e la seconda Karate classico.


Se ci si addentra in questa ricerca si può arrivare anche alle eventuali origine cinesi del Karate classico o alle sue influenze cinesi. Senza per questo - come si suol dire in questi casi - perdersi nella notte dei tempi.
Se poi è vero che alcuni pioneri - americani quindi - del Full Contact erano dei marines di stanza nella base americana di Okinawa, non è plausibile affermare - così come fa il Maestro Montanari - che il Bogu Kumite possa considerarsi il Full Contact originale.

Il Full Contact sin dall'inizio, infatti, sperimentò ed inserì nel suo bagaglio tecnico il Pugilato. Non penso che il Bogu Kumite abbia fatto altrettanto.
La seconda foto che vedete è tratta dal sito http://www.milleniumartialarts.com/ryukyu si riferisce ad un torneo di Bogo Kumite disputatosi ad Okinawa il 1967.
Un altro sito che può esservi utile per l'argomento trattato è http://www.kushu.com.
Dobbiamo comunque ringraziare il Maestro Montanari per il contributo dato nella conoscenza delle Arti Marziali stesse.



martedì 10 aprile 2007

FIGHT CLUB, GLI ULTIMI MATCH DEL K-1

Concluse la mie ferie da questo Blog... e se non avete visto ieri sera la trasmissione Fight Club su Eurosport vi racconto quello che è successo durante il K-1 World GP 2007 svoltosi presso la Yokohama Arena in Giappone l'ultimo 4 marzo scorso.
Tutti bei match quelli trasmessi ieri e con clamorosi e tremendi KO.

Incominciamo dal più eclatante dei match, Jerome Le Banner* contro il giapponese Junichi Sawayashiki. Sicuramente sarà successo qualcosa ( voi sapete cosa??.... ) a Le Banner, e probabilmente alla sua gamba destra. Perché ad un certo punto del match lui ha solamente boxato ed anche male. Il giapponese, veloce con i pugni, girando attorno al ring è riuscito a stare alla larga di Jerome ma poi alla corta distanza è riuscito a metterlo a terra. A un certo punto gli ha fatto anche volare il paradenti ( se volete vedere le foto del match visitate questo sito http://jerome-le-banner.over-blog.com/ ). Vince quindi il giapponese.

Allora Jerome?!?!? Cosa succede??.

L'altro match, Ray Sefo* contro Semmy Schilt*. Sefo accorcia le distanze - l'unica cosa che forse poteva fare - e con una tecnica di pugno fa cadere Schilt!! Quest'ultimo si riprende subito. Sefo si lancia contro il gigante ed ecco che gli arriva un diretto sinistro di Schilt e Sefo subisce un KO durissimo. La sua faccia si deforma per un attimo e gli occhi vagano per un momento per conto loro... Ho reso l'idea???? Attention, attention Mr Sefo. Attenzione perché alla lunga questi KO lasciano il segno.

Un altro bel match, un altro tremendo KO. Ruslan Karaev* contro Badr Hari. I due danno vita a uno spettacolare incontro. Karaev riesce a mettere a terra il suo avversario, quando questo si alza gli si avventa contro, sferra un gancio sinistro ma Hari l'anticipa con un gancio destro e Ruslan va KO. Un KO più duro di quello subito da Sefo!!

Musashi* perde all'extra round per KO contro Yusuke Fujimoto.

A questi livelli la kickboxing del K-1 è veramente spettacolare ma speriamo che ci sia un ricambio generazionale al più presto perché i grandi incominciano ad invecchiare sportivamente e a subire troppi KO e all'orizzonte non si intravedono combattenti degni di sostituirli.
*NOTA BENE: PUOI LEGGERE LE SCHEDE Di QUESTI COMBATTENTI SU QUESTO BLOG:
- la scheda di Jerome Le Banner è pubblicata con post del 01/05/06
- la scheda di Semmy Schilt: 13/05/06
- la scheda di Musashi: 16/06/06
- la sheda di Ray Sefo: 28/08/06
- la scheda di Ruslan Karev: 07/09/06

lunedì 2 aprile 2007

ARTI MARZIALI, RITORNO ALLE ORIGINI

Nella foto* vedete il fondatore dello stile di Karate Kyokushinkai, MAS OYAMA ( 1923-1994 ), allenarsi con i suoi allievi in mezzo alla natura.

Allenarsi all'aperto era normale un tempo. Anche quando furono costruiti le prime palestre, dojo in giapponese, la consuetudine voleva che l'allenamento si svolgesse anche all'aria aperta, tra la natura.

Potete immaginare i benefici!
Respirare aria pura mentre si eseguono le tecniche, forme o kata ( sempre utilizzando un termine giapponese ), combattere. Il risultato ottenuto lo dimostrano, semmai ce ne fosse bisogno, la forma fisica dei suoi praticanti.

Lo scopo di questi allenamenti per alcuni Maestri era soprattutto quello di respirare meglio effettuando esercizi per migliorare il proprio Ch'i ( in lingua cinese ) o KI ( in giapponese ).

Grandi figure del tempo che fu delle Arti Marziali come Mas Oyama addirittura si ritirarono per un periodo in mezzo alla natura. Qui si allenaroro e crearono il loro stile da combattimento.

Praticare le Arti Marziali in questo modo ma anche insegnarle derivava anche dalle influenze filosofiche e religiose del mondo orientale.


Il Maestro e fondatore dell'Aikido, MORIHEI UESHIBA ( 1883-1969 ) ritratto in quest'altra foto ne fu grandemente influenzato. Io stesso ho visto un video che riprende il Maestro con i suoi allievi nel praticare l'Aikido tra la natura, anche di notte. Non che non avessero una palestra, semplicemente questa struttura era in mezzo (!) alla natura. Da qui la possibilità di potersi allenare all'aperto quando si voleva.

Questa esperienza migliorava sicuramente anche l'aggregazione tra allievi e tra allievi e Maestro. Anche se certamente i Maestri riservano questo privilegio solo ai migliori.

Tra i fautori di questo tipo di allenamento ci fu anche Gogen Yamaguchi ( 1909-1989 ) grande Maestro del Karate Goju Ryu.

In tempi più recenti ci ha provato l'olandese THOM HARINCK con il suo team Chakuriki a creare un gruppo unito. Famosi sono anche i loro duri allenamenti all'aria aperta.

Adesso potete pensate che il non poter ripristinare tutto ciò sia solo colpa dell'aria malsana di Milano piuttosto che di Roma o di altra città italiana? La vera motivazione è tutt'altra. Le Arti Marziali sono diventate da tempo un affare, un business.

E alcuni, ripeto alcuni, "Maestri" hanno il solo bisogno di guadagnare o di arrotondare la propria paga. Davanti al danaro le ideologie, anche le amicizie, si piegano.

Pare che un altro gran Maestro, YIP MAN ( 1893-1972 ) del Wing Chun Kung Fu non si facesse pagare. Non so se questo è vero ma certo è che i Maestri che adottavano questa politica si potevano permettere di accettare o meno gli allievi. Il legame tra Maestro e allievo era formato non da un rapporto di danaro, io ti pago e tu mi insegni, ma da un rapporto di vero rispetto verso il Maestro e di sincero insegnamento verso l'allievo.

Sì, perché anche con le bugie si guadagna. E i venditori di fumo sono sempre dietro l'angolo.

Se forse è anacronistico pensare in questo senso a un ritorno alle origini delle Arti Marziali probabilmente è anche fuori luogo definire Arte ciò che è una vera e propria strategia di guadagno attraverso di esse.

*la foto è tratta dal sito web www.masutatsuoyama.com/