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lunedì 27 agosto 2007

KICKBOXING: VALUTAZIONE FISICA dell'atleta - fine

continuazione del post precedente 1)



Il nastro trasportatore costituisce l'apparecchiatura ergometrica più razionale, in quanto comporta movimenti naturali come la corsa e la marcia.

Ottimo è il suo uso anche per la valutazione attitudinale dell'atleta di Kickboxing.

A tale scopo il nastro trasportatore ( o tapis roulant ) va usato sensa pendenze ed alte velocità. Naturalmente la corsa veloce sul nastro prevede una buona condizione atletica del kickboxer.

Secondo le formule teoriche più usate per il calcolo del lavoro al nastro trasportatore, un lavoro condotto sul nastro da un soggetto è valutato nel seguente modo:

kgm/min= kg peso x m/ora x inclinazione %

--------------------------------------

60 min


Secondo questa formula, un atleta che corre a 4 km/h ed alla pendenza del 25% compie un lavoro equivalente a quello di un soggetto che va alla velocità di 20 km/h alla pendenza del 5%. Una simile equivalenza non sussiste nella valutazione dell'atleta, poiché quest'ultimo con il primo carico ( elevata pendenza e bassa velocità ), si fermerebbe precocemente, con sintomi di fatica muscolare, senza aver espresso un consumo di ossigeno decente; nel secondo caso, invece, la prestazione verrebbe protatta assai più a lungo, porterebbe ad un buon valore di consumo di ossigeno e solo tardivamente si avrebbero fenomeni di fatica muscolare.

Ecco perché i test ergometrici al nastro trasportatore vengono spesso compiuti senza pendenza.

E' da tenere presente che con una velocità superiore a 20 km/h viene simulata la corsa su pista, con una di 12 km/h viene invece simulata la marcia.

Nel nostro caso, nell'ambito di una valutazione di un atleta di Kickboxing, non dobbiamo certamente valutare l'attitudine o la bontà fisica alla resistenza specifica come quella di uno sportivo dedito all'atletica leggera. Possiamo invece, sempre sotto guida e consiglio di un medico o medico-sportivo, valutare
la preparazione atletica del kickboxer.Ovvero la sua resistenza aerobica ma anche anaerobica.

Anche nell'ambito della Kickboxing occorre distinguere lo sforzo del test in base alla disciplina praticata. Se siete atleti della kickboxing full contact il vostro sforzo atletico è certamente diverso se praticate invece la kickboxing semi-contact o point fighting.

E' ottimo vedere come il Prof. Dal Monte 2) consiglia di utilizzare il nastro trasportatore per gli atleti di pugilato ( disciplina che come sforzo fisico si può avvicinare a quella del full contact ).

Il prof. consiglia, quindi, per i pugili di effettuare tre riprese di corsa sul nastro di tre minuti ( in base quindi alla realtà specifica del pugile, in questo caso un dilettante. Infatti se non sbaglio ancora oggi sono queste le riprese ed il tempo del match ) intervallate da un minuto di riposo.

Va da sè che sotto la guida di un medico-sportivo il coach di un kickboxer può valutare insieme ad altri test la realtà atletica del suo allievo.

Sia questo post che il precedente illustrano due di alcuni test di valutazione attitudinale per l'atleta di kickboxing al fine di dimostrare, semmai ce ne fosse bisogno!!, che la medicina sportiva e la Kickboxing possono e devono camminare insieme.

Sarebbe auspicabile che al più presto gli istruttori di qualsiasi sport ( e quindi anche delle Arti Marziali e degli Sport da combattimento come la Kickboxing ) abbiano una formazione se non universitaria almeno di base sull'attività motoria in genere.

Formazione da accertare tramite appositi esami.

Ribadisco che solo il medico può valutare il test che l'atleta deve effettuare. Non effettuate nessuna prova attitudinale sportiva senza la guida e la presenza del medico.

fonte: "Fisiologia e Medicina dello Sport", Sansoni Studio. Scritto dal Prof. Antonio Dal Monte;

1) clicca sul link per leggerlo: http://artimarzialiromanoscaramuzzino.blogspot.com/2007/08/kickboxing-valutazione-fisica.html

2) tratto sempre dal libro sopra citato.



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