Allenarsi all'aperto era normale un tempo. Anche quando furono costruiti le prime palestre, dojo in giapponese, la consuetudine voleva che l'allenamento si svolgesse anche all'aria aperta, tra la natura.
Potete immaginare i benefici!
Respirare aria pura mentre si eseguono le tecniche, forme o kata ( sempre utilizzando un termine giapponese ), combattere. Il risultato ottenuto lo dimostrano, semmai ce ne fosse bisogno, la forma fisica dei suoi praticanti.
Lo scopo di questi allenamenti per alcuni Maestri era soprattutto quello di respirare meglio effettuando esercizi per migliorare il proprio Ch'i ( in lingua cinese ) o KI ( in giapponese ).
Grandi figure del tempo che fu delle Arti Marziali come Mas Oyama addirittura si ritirarono per un periodo in mezzo alla natura. Qui si allenaroro e crearono il loro stile da combattimento.
Praticare le Arti Marziali in questo modo ma anche insegnarle derivava anche dalle influenze filosofiche e religiose del mondo orientale.
Il Maestro e fondatore dell'Aikido, MORIHEI UESHIBA ( 1883-1969 ) ritratto in quest'altra foto ne fu grandemente influenzato. Io stesso ho visto un video che riprende il Maestro con i suoi allievi nel praticare l'Aikido tra la natura, anche di notte. Non che non avessero una palestra, semplicemente questa struttura era in mezzo (!) alla natura. Da qui la possibilità di potersi allenare all'aperto quando si voleva.
Questa esperienza migliorava sicuramente anche l'aggregazione tra allievi e tra allievi e Maestro. Anche se certamente i Maestri riservano questo privilegio solo ai migliori.
Tra i fautori di questo tipo di allenamento ci fu anche Gogen Yamaguchi ( 1909-1989 ) grande Maestro del Karate Goju Ryu.
In tempi più recenti ci ha provato l'olandese THOM HARINCK con il suo team Chakuriki a creare un gruppo unito. Famosi sono anche i loro duri allenamenti all'aria aperta.
Adesso potete pensate che il non poter ripristinare tutto ciò sia solo colpa dell'aria malsana di Milano piuttosto che di Roma o di altra città italiana? La vera motivazione è tutt'altra. Le Arti Marziali sono diventate da tempo un affare, un business.
E alcuni, ripeto alcuni, "Maestri" hanno il solo bisogno di guadagnare o di arrotondare la propria paga. Davanti al danaro le ideologie, anche le amicizie, si piegano.
Pare che un altro gran Maestro, YIP MAN ( 1893-1972 ) del Wing Chun Kung Fu non si facesse pagare. Non so se questo è vero ma certo è che i Maestri che adottavano questa politica si potevano permettere di accettare o meno gli allievi. Il legame tra Maestro e allievo era formato non da un rapporto di danaro, io ti pago e tu mi insegni, ma da un rapporto di vero rispetto verso il Maestro e di sincero insegnamento verso l'allievo.
Sì, perché anche con le bugie si guadagna. E i venditori di fumo sono sempre dietro l'angolo.
Se forse è anacronistico pensare in questo senso a un ritorno alle origini delle Arti Marziali probabilmente è anche fuori luogo definire Arte ciò che è una vera e propria strategia di guadagno attraverso di esse.
*la foto è tratta dal sito web www.masutatsuoyama.com/
4 commenti:
Bel Blog! Molto interessanti gli articoli, ti leggo da parecchio tempo! ciao
andreashaolin
Grazie!, a presto andreashaolin.
Se vuoi inviami suggerimenti e fammi sapere dell'altro, qual'é la tua città, le tue esperienze marziali.
Saluti
ciao io sono di Lecco ed ho 21anni, pratico Shaolin (quasi 4 anni) e JKD da 1anno. Trovo molto interessante che nel tuo blog scrivi ed affronti diversi tipi di arti marziali e di argomenti(filosofia, allenamento, stili...)Anche se con diverse visioni e filosofie, molte delle arti marziali esistenti, hanno molto in comune. Peccato che col tempo si stiano perdendo...tra modernità e cattivo insegnamento; quindi è bello poter leggere articoli che raccontino la vera tradizione marziale che ancora vive in qualche posto nel mondo (mi riferisco all'ultimo articolo)
Saluti!
Grazie ( Andrea, vero? ).
Sei un ragazzo in gamba. Continua così. Ciao, Romano
Posta un commento