Appunto, ad una domanda rispondete con una risposta.
Se invece vi dovessi chiedere: "Come vi difendereste di fronte ad un gancio destro?" mi potreste rispondere con un "Non so..." oppure "Dipenderebbe dal momento" oppure mi rispondereste citando un'azione tecnica. Si, ma quale?
Quella dell'Aikido, del Pugilato, della Kickboxing, della Lotta, del Judo o quale altra??.
In questo caso - quindi - ad una domanda mi rispondereste con tante risposte.
C'é un'alternativa - però - e cioé che voi ( durante il vostro cammino marziale o sportivo da combattente) avete raggiunto l'Illuminazione!!!
L'Illuminazione, ovvero il raggiungimento della verità. E l'Illuminazione è l'obiettivo dello Zen.
Ma attenzione, lo Zen al quale mi riferisco non è una religione. Non é il Buddismo indiano - dal quale pur deriva - ma è una filosofia, un'esperienza.
Zen è la traduzione o la pronuncia di Chan, termine cinese. E lo Zen al quale faccio riferimento non è nemmeno il Buddismo Zen!!
Lo Zen è legato alla meditazione, la classica meditazione seduti a gambe incrociate. Ebbene l'Illuminazione anche nel più autentico Buddismo Zen si può raggiungere non durante o solo attraverso la meditazione.
Eppure lo Zen di cui io parlo non prevede l'obbligo della meditazione!.
La si può fare come metodo per calmare e controllare il nostro respiro così come la pratica Chuck Norris, ma probabilmente non è nemmeno fondamentale.
Per me lo Zen - nei nostri sport - è aprire gli occhi! Ritornare allo stato in cui eravamo prima di praticare Arti Marziali o sport da combattimento o sistemi di difesa personale ( e di quest'ultimi quanto ne esistono!!).
Per me il cosidetto picchiatore - socialmente e moralmente da condannare - è Zen!. Lui non si pone tante domande, picchia e basta. Ma picchia.
Giusto per rimanere dove siamo - ovvero su Internet - se andate su You Tube tramite le parole chiavi Kung Fu, Aikido, Steven Segal, Thai Boxe, Gracie e simili potete vedere dei video che mostrano diverse tecniche di difesa e probabilmente su uno stesso attacco. Tante risposte, quindi.
Ma in tutto questo caos di "offerta marziale" rischiamo di perdere la nostra naturalezza.
Il Jeet Kune Do di Bruce Lee è Zen? Lo Zen di cui io parlo? Secondo me sì.
Nella foto lo vedete in una sua scuola con alcuni noti allievi. E potete vedere sulla parete dei disegni che simboleggiano le varie fasi che il praticante di Jeet Kune Do attraversa durante il suo allenamento. L'ultimo di questi disegni-simboli è nero ( o vuoto..). Probabilmente è lo stato iniziale dal quale eravamo partiti.
Parafrasando una citazione Zen, Bruce diceva di se stesso che "Prima di praticare le Arti Marziali, un pugno era solo un pugno ed un calcio solo un calcio. Durante l'allenamento, un pugno divenne più di un pugno e un calcio più di un calcio. In seguito un pugno ritornò ad essere solo un pugno e un calcio solo un calcio".
E il JKD di oggi - quello insegnato e proposto dai vari Maestri, anche bravissimi - è Zen? Questo non lo so.
Per concludere, io illuminato? Per carità, non scherziamo. Però credo di aver capito il significato dello Zen nel Jeet Kune Do.
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